Archive for agosto 2008

Ciao presidente…

18 agosto 2008

…e grazie di tutto.

Prime impressioni dalla hall dell’albergo

12 agosto 2008

Fuori il cielo di Groningen è ancora abbastanza luminoso, e nella hall dell’albergo suona una musica adatta a una hall di albergo. Dall’altro lato del tavolo di fronte a me due ragazze parlano in olandese e fanno (probabilmente) cose di lavoro con i loro due Dell identici. Io sono qui con un coca e il portatile di mia madre, attaccato alla rete wireless a disposizione dei clienti, cercando di contenere le manie di grandezza – non sapete quante volte mi trattengo dal tirare fuori l’iPhone dalla tasca per controllare la posta elettronica. Probabilmente dovrei scrivere, visto che ho anche avuto un’idea che mi sembra buona, ma l’idea di poter comunicare con il mondo anche da qui è troppo allettante…

L’Olanda è bellissima, ma la cosa che mi ha colpito di più è la straordinaria gentilezza delle persone, sempre pronte ad aiutarti in qualsiasi modo possibile (anche in qualche modo che non potevi nemmeno immaginare). È l’attenzione ai piccoli particolari che fa la differenza tra un paese civile, come quello in cui mi trovo ora, e uno come il nostro, che sta sempre meno lentamente scivolando verso la barbarie.
Di contro in un solo giorno che ho la macchina qui ho imparato a odiare con tutto il mio cuore i ciclisti, che, forti della precedenza che il codice concede loro, ti spuntano silenziosi e letali come ninja da ogni lato e che ti sfiorano la carrozzeria, rischiando di diventare poltiglia sanguinolenta sotto le mie ruote. Magari domani sarò già un po’ più preparato, ma stasera penso che se torno a Roma senza averne abbattuto almeno uno sarò fortunato.

La prossima volta magari metto su un po’ di foto.

Sono frastornato (warp temporali)

5 agosto 2008

Sono due giorni che il passato mi assale.
Ieri sera sono finito a passeggiare per il centro di Roma e mi sono ritrovato nella vecchia piazzetta dove ho vissuto fino a 15 anni, e ho anche trovato il portone di casa aperto. Sono entrato per un momento e dopo aver attraversato il buio androne mi sono ritrovato nella tromba delle scale. Mi sono fermato per un momento per respirare l’atmosfera, poi sono uscito. Avevo anche pensato di scattare una foto da postare qui, ma mi è sembrato un piccolo sacrilegio.
Oggi ho passato una buona mezz’ora a chattare (via Facebook) con una mia compagna di liceo che non vedevo praticamente da allora.

Ho l’impressione che in questo periodo il tempo si stia piegando su sé stesso…