A leggere tvjab sembra che vogliano produrre un nuovo tv movie e – se tutto andrà come si deve – una nuova serie di Knight Rider, che noi in Italia conosciamo come Supercar.
Tutto bene, ma l’ultima frase mi ha gettato nello sconforto:
No word as to whether the Hoff will return.
È OVVIO che Hoff ci deve essere! E mi auguro che, in caso contrario il popolo si internet si rivolti come avvenuto per Veronica Mars o Jericho.
Hoff non si tocca!
Mi pare evidente che il primo giorno che prendo il nuovo motorino, piove.
A Roma si dice che te lo dico a fa‘…
Chi segue con un po’ di costanza questo blog (e mi auguro che qualcuno ci sia) sa che per un periodo ho messo online una serie di video trash – che mi hanno portato anche diversi contatti – i primi dei quali erano i due capolavori di David Hasselhoff.
A tal proposito, vi segnalo che qui si raggiunge il punto più alto in assoluto.
(via The Petunias’)
Prendete due dei fenomeni più noti di internet e metteteli insieme. Il risultato è qui sotto:
Adoro andare in libreria, ma ogni tanto è una vera frustrazione: ieri, per esempio.
Proprio l’altro giorno ho speso 20 euro per comprare Shock economy di Naomi Klein, che leggerò appena finisco il paio di libri che ho in attesa.
Ieri entro da Feltrinelli e scopro che è uscito il nuovo libro di Marcus Du Sautoy, l’autore di L’enigma dei numeri primi, che avevo letto e adorato tre anni fa.
La frustrazione? A saperlo avrei risparmiato (per ora) i 20 euro per Naomi Klein, e avrei preso il libro di Du Sautoy. Ma tanto risolverò in tempi brevi…
L’umido di questi giorni è mostruoso, e fa fare cose strane.
Pare (ma la notizia non è confermata) che Calderoli abbia detto qualcosa di intelligente.
Ieri mi è capitato di vedere un manifesto di un festival rock organizzato dalla Fiamma Tricolore. Il mio interesse quasi nullo per la cosa è stato risvegliato dall’immagine che hanno usato per accompagnare l’elenco dei gruppi che avrebbero suonato.
Capitan Harlock.
Il mio è un appello sentito ai (simpatici) camerati: lasciate stare i miei miti d’infanzia. Già mi pesa abbastanza il sapere che ritenete Il signore degli anelli roba vostra. Ma ora, solo perché è, come dice la sigla, un pirata tutto nero, non è che vuol dire che sia un fascio come voi. Vi prego, tenetevi, il duce, Morsello, Storace, chi volete voi, ma lasciate Harlock fuori.
Grazie.
E sì che ero anche riuscito a superare il traffico sul server di ticketone. Avevo fatto la registrazione, ero entrato nella schermata giusta e i biglietti risultavano ancora disponibili.
Ma 70 euro per il biglietto più economico per il concerto di Springsteen proprio non ce l’ho fatta. A conti fatti spenderei meno ad andare a Parigi che a Milano. E la cosa mi fa rodere non poco.
Buchi nella sceneggiatura, deus ex machina a pacchi ma un ritmo forsennato, un’azione che ti lascia sempre con il fiato sospeso e personaggi (in particolare i coprotagonisti) interessanti, tra cui un clamoroso Stacy Keach e un Wade Williams che sembra la versione moderna di Michael Ironside. Questo, in sintesi, Prison Break, di cui sto guardando le prime puntate della seconda stagione.
Nulla di profondo o complesso, ma un ottimo intrattenimento in attesa che ricomincino Heroes e Lost.
anticostagno | raccolta 2003-2008 